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“Da una cassetta degli attrezzi all’export in 80 Paesi: la storia della Urbinati”

“Sono arrivati per l’occasione clienti dall’India, dalla Russia e dall’Africa. Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è rimasto stupito dal grado di innovazione raggiunto. Mauro Prosperi, oro olimpico a Los Angeles 1984, ha paragonato le mete di un atleta alla volontà di un’azienda di non porsi mai limiti.

In questo clima, l’azienda Urbinati, costruttrice di macchine per l’automazione nel settore orto-floro-vivaistico, ieri ha inaugurato ufficialmente parte della nuova sede e ha presentato la sua riorganizzazione interna. La sede dell’impresa, sita a San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena), ha ospitato 500 invitati fra clienti, agricoltori, tecnici e gli 80 dipendenti con le proprie famiglie.

– “Perché noi siamo davvero una grande famiglia – ha esordito Romina Urbinati, salendo sul palco, non senza commozione – Mio padre ha fondato l’azienda nel 1980, ma in realtà la sua storia è cominciata ben prima. Oggi esportiamo in 80 paesi del mondo e abbiamo un motto prima di tutto: niente è impossibile.” –

I settori di operatività della Urbinati nell’ambito dell’ortoflorovivaismo sono: movimentazione, irrigazione, etichettatura, estrazione, cimatura, germinazione, conservazione. Per ciascuna di queste operazioni, Urbinati propone la giusta soluzione tecnica.

Una storia tipica di tante realtà imprenditoriali, quella di Nino Urbinati. – “A 18 anni – ci ha raccontato – ho acquistato, facendo debiti, una cassetta di attrezzi da 100mila lire. Con quella ho iniziato a fare i primi lavori meccanici. Andavo a casa degli agricoltori a chiedere loro di cosa avevano bisogno. Ho cominciato così.” –

La prima macchina della Urbinati, quella che ha fatto diventare rinomato il marchio, è stata la “Nudo-Semi Tutto” che serviva a piantare negli alveoli, uno ad uno, i semi di lattuga. Fino a quel momento tutto il lavoro doveva essere svolto a mano mentre, grazie alla genialità di Nino, il tutto venne automatizzato grazie ad aghi di siringa e aspiratori.

Ieri a San Mauro Pascoli, non lontano dalla Torre della Villa Torlonia dove il poeta Giovanni Pascoli trascorse la sua infanzia, l’azienda che ha accolto i visitatori pareva un salotto. “Il bello è che è sempre così – ci ha detto un ospite – e non solo oggi, perché c’è un momento ufficiale. Qui l’ordine e la pulizia regnano sempre”.

Il nuovo sito produttivo si estende, ad oggi, su una superficie di circa 12mila mq, disposti su due livelli interamente coperti. L’inaugurazione di ieri ha riguardato circa 2000 mq. Per l’occasione, si è avuta la possibilità di visionare gli innovativi macchinari della gamma prodotti Urbinati che copre tutte le fasi del ciclo di vita di una piantina all’interno di un vivaio, dal seme alla vendita.

– “Anticipare i tempi – ha aggiunto Romina, la nuova generazione in azienda – è uno dei segreti della Urbinati. E poi la velocità di esecuzione. Come gruppo di lavoro, che comprende i soci dell’azienda e il direttore operativo Massimo Sepe, cerchiamo sempre di perseguire questi obiettivi: anticipare l’evoluzione del mercato.” –

Alla Urbinati non molliamo mai” è stato ripetuto più volte. Proprio come il Pentatleta Prosperi che, durante una esperienza estrema, si perse nel deserto per 10 giorni prima di incontrare una carovana di nomadi che gli salvarono la vita.

Oggi e domani (8 e 9 novembre 2016) presso l’azienda si svolgerà il ricorrente appuntamento degli Open Day, dove sarà possibile vedere da vicino non solo la nuova sede, ma anche le novità in fatto di attrezzature.”

Data di pubblicazione: 08/11/2016
Autore: Cristiano Riciputi
Copyright: www.freshplaza.it